Vuoi lavorare come baby-sitter? 8 consigli per iniziare

Nei vari gruppi dei social network mi capita sovente di trovare annunci di donne, anche già madri, che si offrono come baby-sitter.

Ma può essere sufficiente essere madri per potersi proporre come baby sitter?

Mi permetto di dire di no perchè un conto è occuparsi dei propri figli e un altro prendersi cura dei figli di altri, facendolo diventare un vero  e proprio lavoro.

Ci vuole tanta passione per i bimbi e, in questo caso, non solo per i propri, ma anche per i figli di altre persone. Non può trattarsi di un lavoro di ripiego. Questo perchè i bambini possono mettere a dura prova il nostro sistema nervoso, oltre che fisico e, se non si è più che appassionati, si rischierebbe di fare questo lavoro male e controvoglia.

I requisiti necessari

Tra i requisiti che ritengo indispensabili per pensare di potersi offrire come baby sitter, ci sono, a mio avviso, i seguenti:

1) E’ necessario aver seguito dei corsi di formazione appositi.

Oggi giorno nessuno si fida più di lasciare i propri figli a persone che non hanno le dovute qualifiche.

L’aver ottenuto una certificazione costituirà sicuramente un valore aggiunto rispetto alla concorrenza. In partcolare, poi, se ci si propone per bambini sotto l’anno di età, l’aver seguito un corso che fornisce nozioni di puericultura, potrebbe essere l’asso nella manica per essere scelte tra la moltitudine di offerte.

2) Da un punto di vista personale, è necessario essere molto responsabili.

Nessuno lascerebbe il figlio in mano a qualcuno che, magari, pur avendo l’impegno, si dimentica un giorno di andarlo a prendere a scuola o che, dice di starci attento e poi al parco trascorre tutto il proprio tempo a guardare facebook!

3) E’ necessario essere persone che mostrano di aver cura della propria igiene personale.

Lo so sembra un aspetto insignificante, ma per una mamma l’idea che un’altra donna prenda in braccio il proprio pargoletto, è di assoluta priorità. Personalmente apprezzo molto che quando una persona entra in casa e magari ha preso un autobus, prima di toccare la mia creatura, chieda di andare in bagno per lavarsi le mani! Attenzione che difficilmente noto.

4) Bisogna essere in grado di saper coinvolgere i bambini con giochi vari ed attività.

Divertendo e divertendosi perchè solo così si può creare la giusta sintonia.

5) Saper comunicare con i bambini. Intendo una comunicazione che spesso è più emotiva che verbale. Un bambino ha bisogno di essere compreso, perdonato, ma anche ripreso se necessario. Quindi ci vuole una persona che sappia trasmettere sicurezza al bambino, facendosi rispettare nel ruolo di baby sitter.

6) Avere rispetto per le regole che i genitori ci chiederanno di far rispettare, anche se magari non le condividiamo pienamente.

7) Instaurare un rapporto di fiducia e trasparenza con la famiglia.

Al bando le bugie del tipo: “ha mangiato tutto!” e poi scoprire che non ha mangiato nulla!

8) Dimostrarsi disponibili ad aiutare in qualche piccola faccenda domestica, soprattutto se si tratta di bimbi neonati che dormiranno molte ore. Chi dimostra buona volontà e la voglia di non rimanere con le mani in mano sono sicuramente aspetti apprezzabili.

Infine, aggiungerei che sarebbe opportuno presentarsi sempre con un buon CV quando ci si presenta e, possibilmente, con delle referenze nel caso si abbia già esperienza.

E tu lo hai già un buon Curriculum?

Se ti serve una rapida consulenza per valutare se il tuo CV è attraente e se hai bisogno di qualche consiglio per miglioralo, chiedimi pure, sarò lieta di aiutarti!

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